Newsletter Studio Adotti – Dicembre 2022

1. Il c.d. “New Deal” dei consumatori

2. “Crowdfunding”: da Novembre 2023 via libera solo con l’autorizzazione

3. “Whistleblowing”: in arrivo il Decreto Legislativo in materi


Il c.d. “New Deal” dei consumatori
Il 4 Agosto scorso è stata promulgata la Legge n. 127 recante «Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti normativi dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2021», entrata in vigore nel nostro Paese dal 10 settembre 2022. Il provvedimento in commento consta di 21 articoli e contiene norme di delega ( per quanto qui di interesse si veda l’ art.4) e non di diretta attuazione: spetterà pertanto all’Esecutivo il compito di disegnare la normazione di diritto interno. All’interno dell’art. 4 anzidetto (che si riferisce alla Direttiva UE 2019/2161) viene disciplinata la c.d. “modernizzazione” delle norme dell’Unione Europea relative alla protezione dei consumatori . Su tale materia le maggiori modifiche apportate toccano gli ambiti regolati dalla Direttiva n.2005/29 CE (sulle pratiche commerciali sleali); dalla Direttiva n. 2011/83/UE (sui diritti dei consumatori) ed, inoltre, esclusivamente per l’ambito sanzionatorio dalle Direttive n.93/13 CEE (sulle clausole abusive dei contratti) e dalla Direttiva n.98/6 CE (sull’indicazione dei prezzi). Il tutto per dare vita, anche al livello italiano, al c.d. “New Deal” dei consumatori. Questo nuovo assetto normativo è volto a far ottenere ai consumatori una protezione derivante da sanzioni più efficaci, proporzionate e dissuasive, per le infrazioni transfrontaliere alla norme consumeristiche; una maggiore trasparenza sugli acquisti online; dei rimedi di autotutela per il singolo consumatore; una maggiore chiarezza sulle norme relative alla commercializzazione ingannevole di prodotti a “duplice qualità” ( prodotti che sebbene abbiano prevalentemente un utilizzo civile – ad es. valvole, guarnizioni con determinate caratteristiche tecniche, potrebbero anche essere impiegati ad altri scopi – c.d. “dual use”); una maggiore chiarezza sulle norme relative al commercio fuori dai locali commerciali.

“Crowdfunding”: da Novembre 2023 via libera solo con l’autorizzazione
Sempre in merito alle previsioni delle sulla Legge n.127 del 4 Agosto 2022 di delegazione europea (per quanto qui di interesse si veda l’ art.5), a partire dall’11 Novembre 2023 potranno continuare a operare in Italia esclusivamente i fornitori di servizi di “crowdfunding” per le imprese (c.d. “finanziamento collettivo”: è una strategia che si basa sull’ottenere piccole quantità di denaro da un ampio gruppo di individui per realizzare un progetto, un’idea o un’attività imprenditoriale) che avranno ottenuto l’autorizzazione ai sensi del Regolamento Ue 2020/1503 (Regulation on European crowdfunding service providers for business, detto anche “Regolamento Ecsp”). Al livello nazionale il Regolamento introduce per la prima volta un’unica disciplina sia per il “lending crowdfunding” (cioè prestiti di denaro a persone o imprese in cerca di fondi destinati a progetti di crescita personale o professionale, a fronte di un interesse e del rimborso del capitale. Il rapporto che si instaura tra l’azienda e l’investitore è quello tipico dei prestiti, dove da una parte abbiamo il debitore – l’azienda – e dall’altra il creditore – il finanziatore), che per l’ “equity crowdfunding” (il quale invece si basa su uno scambio: fondi in cambio di quote azionarie. In questo caso i soggetti che finanziano l’azienda o la startup ottengono in cambio delle quote societarie o azioni), sostituendo il quadro normativo nazionale anzitempo applicato esclusivamente all’equity crowdfunding. Gli operatori interessati dovranno quindi valutare accuratamente gli interventi necessari ad assicurare il rispetto dei nuovi requisiti e dotarsi di assetti organizzativi e di controllo idonei a presidiare il corretto svolgimento dell’attività, in vista della presentazione della domanda di autorizzazione, che dovrà essere depositata su di un’apposita piattaforma online di intermediazione finanziaria, volta a mettere in contattato gli operatori economici con i potenziali investitori.

“Whistleblowing”: in arrivo il Decreto Legislativo in materi
Con la fine dell’anno sembra essere finalmente in arrivo l’adozione di un Decreto Legislativo relativo all’ attuazione della delega prevista dalla L. n. 127 del 4 Agosto 2022 (di Delegazione Europea) per la trasposizione della nota Direttiva 2019/1937. L’ atto del Governo dovrebbe riguardare non solo la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione bensì anche la protezione dei soggetti che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali. Oltre all’ ampio ambito di applicazione oggettiva, soggettiva e definitoria della nuova normativa in materia, si aggiunge al tema delle segnalazioni (c.d. interne od esterne) quello – sicuramente degno di ulteriore attenzione – delle c.d. “divulgazioni pubbliche” . La nuova normativa, inoltre, dovrà sicuramente tenere in conto gli aspetti connessi alla tutela della riservatezza, della confidenzialità e del segreto rispetto agli interessi dei soggetti coinvolti. Altro aspetto di notevole portata sarà quello che riguarda la concreta protezione dei segnalanti, anche sotto il profilo lavoristico.

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