L’Anac e le linee guida per l’affidamento dei servizi legali ai professionisti privati

L’Anac con la Delibera n. 907 del 24 ottobre del 2018 ha dettato delle linee guida che la P. A. deve seguire nel caso di affidamento della gestione dei servizi legali a dei professionisti privati. La posizione espressa dall’Anac si pone in linea con il parere del Consiglio di Stato n. 2017 del 3 agosto del 2018. L’Anac ha ricordato che: “l’affidamento a terzi dei servizi legali è possibile […] sempre che non siano presenti idonee professionalità all’interno” della P.A. In base a quanto sancito all’interno del Codice dei contratti pubblici, aggiornato al d.lgs. n. 50 del 2016, è necessario distinguere tra i servizi legali affidati, mediante la stipulazione di un contratto d’opera professionale, ai professionisti privati ed una tantum, per lo svolgimento di un servizio ad hoc, ed i servizi legali affidati, mediante la conclusione di un contratto di appalto, ai privati in maniera continuativa o periodica. I contratti di prestazione d’opera devono essere conclusi nel rispetto dei principi fondamentali che guidano l’azione della P. A., ex art. 4 del Codice dei Contratti Pubblici. L’Anac ha puntualmente definito ciascun principio, delineato come segue: l’efficacia deve essere intesa come la congruità degli atti posti in essere dalla P.A. rispetto alle finalità da perseguire e all’interesse pubblico da soddisfare, l’imparzialità va intesa come la valutazione equa ed imparziale dei contraenti privati, la parità di trattamento consiste nella garanzia della concorrenza e del divieto di pratiche discriminatorie e va intesa come l’eguaglianza formale di tutti gli operatori economici, la trasparenza consiste nell’imparziale selezione degli operatori economici, la proporzionalità va intesa come l’adeguatezza e l’idoneità dell’azione amministrativa rispetto alle finalità ed i risultati che si intendono perseguire e la pubblicità consistente nella semplicità delle procedure di pubblicità dei servizi legali che la P.A. dà in affidamento.

Per ciò che riguarda i servizi legali affidati ai privati mediante contratti di appalto la selezione avviene in modo diverso, a seconda del valore dell’appalto. Se viene dato in affidamento un servizio legale inferiore alla soglia comunitaria di Euro 75.000 la selezione dei professionisti avverrà sulla base di un affidamento diretto, nel caso in cui il valore dell’appalto sia pari o superi i 75.000 Euro la selezione verrà espletata mediante una procedura di gara sulla base del Codice dei contratti pubblici. Per la stipula del contratto di appalto vi sono alcuni requisiti che devono essere soddisfatti. Essenziale è: l’assenza del conflitto di interessi, la preparazione tecnico-professionale dei professionisti, la durata circoscritta nel tempo dell’appalto. Per agevolare la selezione è possibile che la P.A. rediga degli albi o degli elenchi di professionisti a cui attingere per la selezione. Possono proporre offerta tanto i singoli professionisti quanto le associazioni di professionisti. L’aggiudicazione dell’appalto avviene in base alla valutazione dell’offerta più vantaggiosa individuata in base al miglior rapporto tra qualità e prezzo.