L’autonomia della voci del danno morale ed esistenziale nel contrasto giurisprudenziale

L’orientamento espresso nel 2008 dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con le sentenze n. 26972/08 e 26973/08, ricomprende il danno morale e quello esistenziale all’interno della categoria unitaria ed omnicomprensiva del danno biologico, attraverso lo strumento della cosiddetta personalizzazione. Tale concezione, tuttavia, viene costantemente rivista da successive statuizioni delle singole Sezioni della Giurisprudenza di legittimità.
Sulla questione non può non evidenziarsi quanto stabilito dalla sentenza n. 22585/2013 del 03.10.2013 (Cassazione Civile, Sez. III, relatore Cons. Travaglino), a seguito della quale è stata nuovamente riconosciuta un’autonomia formale e sostanziale alle predette voci di danno, in contraddizione con quanto argomentato in precedenza dalle sentenze gemelle di “San Martino”.

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